- Pubblicata il 18/05/2004
- Autore: Sweet
Operazione prostituta infiltrata - Trieste Trasgressiva
Vi racconterò la mia storia, realmente accaduta, di un'operazione speciale d'infiltrazione.
Premetto che di mestiere lavoro per l'Arma e, tra i tanti problemi sociali, c'è quello della prostituzione, quella da basso fondo, fatta da brutali sfruttamenti, che in qualche modo và controllata (mentre le puttane vere, le professioniste, riconfermano nè più nè meno il mestiere più vecchio di questo mondo, e lo fanno con autentica passione).
Fu così che, dopo operazioni preliminari di indagini e di organizzazione operativa, venne il momento di scendere in campo: la migliore candidata era una mia collega che in effetti aveva tutte le carte in regola per allettare il prossimo sul cordolo dei marciapiedi.
In effetti, io era già da tempo che gli misi sopra gli occhi: classica donna calda, mediterranea, prosperosa di forme e di fisico ma asciutta, sempre attenta al suo tono muscolare tanto che, nelle occasioni di svago estivo, quando in caserma lei si mette a suo agio con degli short,
si può vedere nelle coscie quel tono muscolare particolarmente invitante, tipico delle nere, tosto e sodo.
Ma tornando al giorno dell'uscita serale, il pomeriggio preparativo fu particolarmente caldo.
Mentre noi due eravamo in ufficio a tavolino per completare la parte organizzativa, un terzo collega era stato incaricato delle forniture, tra le quali l'abbigliamento di Valeria.
Guarda caso, forse perchè uomo, tornò verso le 19 con alcuni completi rimediati in sexy shop da panico.
Così la mia cara collega, senza indugi e pudori, da vera professionista, indossò tre diverse soluzioni: cosa dire, una sfilata così eccitante che gli sfollagente attaccati sulla porta erano dei grissini in confronto ai due membri mio e del collega "stilista".
Dopo aver definito altri dettagli operativi, la collega Valeria, con un ghigno particolarmente malizioso, osa dire: "certo che, anche se posso fare la mia brava figura, per entrare in pieno nella parte, un pò di esperienza pratica mi manca..."
Io, totalmente incredulo, tirai indietro la testa, come chi non si aspetterebbe mai un intervento così plateale. Il mio collega invece era così arrapato che sembrava un grillo prima di essere toccato, pronto al balzo fulmineo...
Così cercai di moderare la situazione, dicendo: "Valeria, cosa vorresti dire?!"
Lei:"Scusa Giorgio, ma un'operazione è tanto più vera quanto più ci si immedesima nella parte.."
Non riuscivo a capire se voleva sfondare il limite della decenza, o se intendeva semplicemente fare qualche prova di simulazione.
Così io dissi: "In effetti, puoi aver ragione anche te...: allora, - ridendo con il collega che era impietrito solo dal dubbio che lei facesse sul serio - quanto vuoi per fare un giro?!"
Lei: "Fammi tu l'offerta"
Io: "ma per strada non chiedono le offerte, hanno le idee più chiare.."
Lei: "e io ti sembro come una di quelle là fuori?! Avanti fammi un'offerta!!"
A questo punto era diventata troppo provocatoria, tanto che prendo il portafoglio e sfilo una carta da 200€... non faccio in tempo a tirare fuori la banconota, che lei prontamente mi sverga un manganello sulla mano prendendomi tutto il portafoglio... Il mio collega, meno inglese di me, era già tutto sbottonato a segarsi.
Io accenno: "Ti piacciono le maniere forti..??!!
Lei, erano le 21, uffici deserti, con voce secca e decisa, quasi urlando:"Chiudi qulla boccaccia!!!"
Io non sapevo più come comportarmi, anche perchè mi aveva sempre ispirato una certa dolcezza, e quel tono da padrona era totalmente inaspettato, quasi preoccupante..
Così comincia a girarci attorno, con l'ultimo completino che aveva provato, in latex, stivaloni fino alla passera con tacco altissimo tipo pungiglione di vespa, manganello che lei ci sbatteva morbido ma deciso sulle spalle.
Così inizia a darci ordini, ci fa tirare giu i calzoni qul tanto che basta, ci ammanetta alla sedia con le mani dietro, e inizia uno strepitosa lapdance, morbida e sinuosa, muovendosi a pecorina su noi due praticamente sdraiati sulla sedia.
Si slaccia il body nella parte calda, sfodera quei due seni marmorei e inizia a sbattersi sopra di noi..
Io incredulo, azzardo di nuovo:"Avevi ragione a chiedere se sembravi come una di quelle là fuori: oserei dire che sei una professionista!!!"
Inaspettatamente, lei riprende un tono morbido e pacato, dolce.. e sinuosamente dice:"adesso capisci perchè ti ho preso il portafoglio.." e io da maschiotto stupidone, al mio collega dico...:"tira fuori anche il tuo!!!"
Per farla breve, ho scoperto, e il mio collega lo sapeva, che la mia cara e dolce collega era, al di fuori della vita diurna, una professionista dei locali notturni, ballerina strepitosa: d'altra parte, un fisico così era sprecato per dirigere il traffico.
Il mio collega tira fuori il materiale di consumo (il bastardo non mi aveva detto niente, ma sapeva già benissimo come sarebbe andata a finire): a dire il vero è lei che gli prende dalla tasca della camicia un pugno di preservativi colorati, li getta sul tavolo, inizia ad aprirne 4 o 5 e li rimette sul tavolo... inizia a camminarci di nuovo intorno... io sono pronto ad esplodere.. questa ambiguità mi stà dilaniando il pene... cosa farà mai con tutti quei preservativi??!
Così torna la tavolo, prende un preservativo in bocca, mi viene a cavallo sugli stinchi e si china sul mio uccellone.. lo tocca, ci gioca, poi si rialza e gonfia il preservativo che ha in bocca come un palloncino: sinceramente io mi ero immaginato tutt'altra cosa...
Ne gonfia un secondo, un terzo e li annoda, rende l'ambiente quasi festoso.
Poi riprende... UN palloncino gonfio e se lo struscia sul decoltè.... mi torna a cavallo e mi striscia con le tette sulla faccia ma sempre con questo pallone gonfio davanti finchè scoppia... allora si allontana ridendo.... io sto diventando un ebete. Mi si riavvicina dandomi le tette, strisciandole dolcemente sul mio viso. Le lecco le mordicchio, le vorrei palpare ma sono legato...
Prende un preservativo in bocca e strisciando scende giù, me lo prende in un solo boccone e lo fa sparire nella sua bocca fino in fondo, bocca bella bagnata e caldissima... quasi meglio di una passera.
E così ci rende questo servizio alternativamente, a me sbigottito quasi incapace di godere per l'effetto sorpresa così devastante, al mio collega invece prontamente godereccio, come se sapesse benissimo quanto e come godere...
Torna da me, a pecorina, si infila da sola e inizia a sbattermi delicatamente, ad ancheggiare... io sono sempre bloccato, ma vi assicuro che non ho proprio bisogno di muovermi perchè lei sà esattamente quello che deve fare....
Vedo che mi stantuffa, le labbra attorno alla passerotta che mi avvolgono l'uccello come uno stura lavandino... è come se mi stesse facendo un bocchino con la passerotta...
In 10 minuti morbidi e decisi, mi porta ad un orgasmo interplanetario... e il mio amico sorride sotto i baffi... conose l'intensità del mio godimento... l'ha già vista e ne gode fin d'ora.
Infatti lei si dedica anche a lui....
Basta... siamo arrivati alla fine
e pensare che ci ha dedicato non più di 3/4 d'ora... ma così intensi che valevano una notte intera...
Sono contento del regalo che gli ho fatto.
Ostia, sono le 22.... è ora di andare sul campo:
presumo che sarà un gioco da ragazzi.
ANDREA
BELLA STOIRA FINTA E DICO FINTA PERCHE' NELL'ARMA NON CI SONO SFOLLAGENTE IN DOTAZIONE SE NON NEI BATTAGLIONI MOBILI E,DI DONNE PER ORA CI SONO SOLO UFFICIALI.SE DICEVI CHE ERI UNO SBIRRO BHE FORSE POTEVA ANKE ESSERE VERA LA STORIA